Votare è come pulirsi il culo coi coriandoli

Alcune considerazioni dopo l'esito disastroso per la sinistra di queste elezioni amministrative. Un risultato che era ampiamente prevedibile anche se con una vittoria superiore ai pronostici dell'attuale sindaca e che apre un periodo ancora più preoccupante e oscuro.

Il fallimento della democrazia rappresentativa

Al netto della preoccupazione però notiamo come Monfalcone conti circa 28.000 abitanti. Il 25 % di cittadini migranti che vivono nella città dei cantieri è esclusa dal voto. Restano quindi poco più di 20.000 di aventi diritto e solo circa la metà sono stati i votanti. Di questi solo 7500 hanno fatto una croce su Cisint. Grosso modo una persona su quattro facendo il conto complessivo. Non il plebiscito che si dipinge. Miracoli della comunicazione e della democrazia rappresentativa che però chi rappresenta chissà…

I peggiori nemici sono i tuoi alleati

Negli ultimi sei anni Cisint ha amministrato in modo autoritario e spregevole, ma ha catturato i consensi con una comunicazione aggressiva quanto le sue delibere e sostenendo chi le si inchina di fronte che ha saputo ripagarla nella cabina elettorale.

Quella di Cristiana Morsolin pareva fin da principio una proposta debole: troppo coinvolta con precedenti amministrazioni fallimentari. In più non è stata sostenuta dal PD che, dopo la sconfitta nelle primarie, si è smarcato durante la campagna elettorale lasciandola alla sua sorte e in attesa di tempi migliori per una propria candidatura.

La laicità non è più una virtù

Ora Cisint esulta per questa riconferma. In prima fila c'era con lei a festeggiare c'era Jahangir Sarkar. Ora è pronto ad entrare in consiglio comunale: minacciare mutilazioni evocando la sharia in campagna elettorale per convincere suoi connazionali a votare Anna Maria Cisint si è dimostrata una strategia efficace di propaganda.

Sovranismo razzista ed estremismo islamico sono solo apparentemente antitetici. In realtà sono frutto della stessa cultura gerarchica, patriarcale, religiosa a cui noi opponiamo la nostra lotta libertaria, transfemminista, contro tutte le religioni.

A coloro che con sorrisi da beota augurano Eid mubarak per sentirsi più buoni diciamo: abbiate il coraggio di essere anticlericali con gli imam come lo siete stati coi preti in un passato di cui forse ora vi vergognate. Nel mondo intero sarà possibile l'armonia tra i viventi solo quando ci saremo liberati da preti, pope, rabbini e mullah.

La sinistra e i sogni

Questo fallimento della sinistra è frutto anche di un'opposizione che negli ultimi sei anni è stata timida in consiglio comunale ed inesistente nelle piazze.

Monfalcone non è il paradiso perduto della sinistra. Questo è un sogno autoassolutorio, in realtà qui il potere politico è sempre stato saldamente nelle mani di forze politiche retrograde e reazionarie fortemente legate al capitale industriale.

La sinistra è debole perché ha dimostrato nei fatti di non avere proposte e sogni: non è sufficiente curare un paio di mesi i social per riempire un'assenza lunga decenni nelle piazze, nei luoghi di lavoro e nell'immaginario delle persone.

Lasciamogli i palazzi e prendiamoci le piazze

A Monfalcone il movimento operaio e sindacale è stato tanto più forte quando è stato rivoluzionario. Dal 1908 al 1921 e dal settembre 1943 al maggio 1945. Questa è la lezione che ci dà la storia della nostra città.

La risposta che noi stiamo cercando di dare è: aprire spazi di autogestione, stimolare l'organizzazione orizzontale e dal basso, creare alternative a stato e mercato, dare impulso e partecipare alle lotte sociali, ambientali, animaliste e sindacali, sviluppare momenti culturali e artistici fuori e contro la società dello spettacolo, stimolare una socialità liberata, la solidarietà e il mutuo appoggio, far nascere gruppi, associazioni e collettivi antagonisti…

Viviamo e lottiamo ogni giorno, non solo alle scadenze elettorali. Cambiamo le relazioni, scendiamo nelle piazze, rimettiamo al centro i nostri corpi, godiamoci la vita, occupiamo gli spazi, rivoluzioniamo l'esistente, facciamo sogni grandiosi, liberiamo l'immaginario, aspiriamo all'anarchia!

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