Come anarchici che hanno la propria sede presso il Caffè Esperanto, abbiamo voluto riportare fin dal 2018 la manifestazione che ricorda la giornata dei lavoratori e delle lavoratrici a Monfalcone.
Quest'anno anche i sindacati confederali, dopo trent'anni di assenza, riportano il Primo Maggio a Monfalcone con la sindaca leghista a dare il benvenuto dal palco. Alle soglie del voto per le elezioni comunali offrono il palcoscenico alla candidata dell'estrema destra che accolgono, nelle sedi sindacali, con mazzi di fiori.
In nostro Primo Maggio invece vuole rimarcare la distanza con il governo della città, attualmente nelle mani di una giunta che fa della demagogia razzista e securitaria il suo punto di forza. Un punto di forza riverberato da una giunta regionale che distribuendo quattrini per assurde opere pubbliche, ne amplifica l'ottusa prepotenza.
I leghisti sono forti con i deboli e deboli con i forti come, ad esempio, nella cieca sudditanza a Fincantieri. Sudditanza che appartiene anche ai rappresentanti dei sindacati confederali, asserviti a logiche di potere liberista. Constatiamo inoltre come l'opposizione si sia dimostrata debole e poco incisiva fino all'autolesionismo.
Anche quest'anno saremo di nuovo in piazzetta Esposti Amianto, luogo simbolo nel quartiere operaio di Panzano. Nel dar forma a questa giornata saremo insieme all'Associazione Esposti Amianto che da anni lotta contro l'assassinio di migliaia di uomini e donne impegnate nei cantieri navali e come di consueto abbiamo invitato le rappresentanze dei sindacati di base e conflittuali.
Dopo due anni di pandemia gestita a suon di ordinanze, militarizzazione e repressione abbiamo deciso di suonare un'altra musica. La nostra presenza sarà un forte segno di inequivocabile protesta in una giornata che vogliamo essere improntata alla socialità ed alla gioia della militanza. Il gruppo musicale Maistah Aphrica riempirà di sonorità afro funky jazz Panzano perché, ancora e sempre, se non si balla non è la nostra rivoluzione!
Appuntamento quindi domenica Primo maggio dalle ore 14 in piazzetta Esposti Amianto.
Primo Maggio 2022
Primo Maggio, festa dei Lavoratori.
Di tutti i lavoratori, senza distinzione.
Una festa per ricordare l'importanza del lavoro come elemento fondante della società.
Denunciamo le situazioni di sfruttamento e di ricatto, che troppo spesso vengono interiorizzate e fatte proprie anche da alcuni tra coloro che in ambito lavorativo esercitano qualche forma di responsabilità che diventa potere vessatorio verso colleghi e sottoposti. Situazione particolarmente odiosa quando questo piccolo potere viene esercitato verso soggetti meno tutelati quali donne, giovani e migranti.
A Monfalcone i lavoratori in Cantiere sono in gran parte dipendenti delle ditte di appalto e subappalto.
L'industria navale, attraverso la retorica del progresso, delega le normative sulla sicurezza a ditte che, per vincere le gare d'appalto, devono competere attraverso i costi del lavoro. Il circolo vizioso innescato fra costi e sicurezza espone i lavoratori allo sfruttamento e al rischio.
Una politica dei redditi al ribasso (le paghe più basse d'Europa) determina degrado sociale perchè svaluta le vite degli abitanti e dei lavoratori, costretti ad un impossibile ricatto fra salute e lavoro.
Migliorare i redditi e tutelare i diritti di tutti vuol dire migliorare il futuro della comunità.
Stiamo vivendo un periodo storico di grandi cambiamenti .
La travolgente società dei media ci espone ai rischi del capitalismo del controllo, di cui ogni lavoratore deve tener conto se non vuole trovarsi ad un tratto, e senza sapere perché, rifiutato e fuori dal mondo del lavoro.
Le nuove tecnologie promettono benessere, ma ci espongono a rischi che è bene considerare seriamente. La profilizzazione, cioè la schedatura digitale di tutte le informazioni sulla nostra vita è una realtà che stentiamo a percepire, ma che consegna ad altri la conoscenza delle nostre relazioni, delle nostre paure, dei nostri gusti.
Gli uomini che governano i media e le tecnologie di cui ormai quasi nessuno di noi pensa di fare a meno, possono convincerci e condizionare le nostre scelte.
La questione dell'applicazione del "Green pass" ci deve far riflettere. I media, durante la pandemia, hanno condizionato i nostri comportamenti. L'applicazione del Green Pass ha messo migliaia di lavoratori di fronte ad un ricatto: o mi vaccino o sono fuori dal mondo del lavoro. Molti hanno perso il lavoro o sono stati sospesi per molti mesi. Altri si sono dovuti vaccinare loro malgrado.
Questa imposizione, attraverso la tutela della salute della popolazione in pandemia, ha inserito una breccia per minare i diritti di cittadini e lavoratori, con il placet delle istituzioni.
Non è accettabile una emergenza che possa cancellare i diritti acquisiti.
Una festa dei lavoratori antifascista, antirazzista e antimilitarista.
Né con la Russia né con la Nato perchè le guerre portano altre guerre e le principali vittime dei conflitti moderni sono i civili, gli animali e l'ambiente.
La guerra in Ucraina, ad esempio, sta distruggendo il granaio del mondo e la conseguenza sarà la fame nei Paesi Africani. I crimini si ripercuotono sempre sui poveri.
Troviamo il coraggio di dire che le armi sono uno strumento di morte, va detto forte per sovrastare la propaganda che ci vuole condizionare.
Continuare la produzione significa lavorare per altre guerre. L'Italia produce ed esporta armi; aziende di Stato come Fincantieri e Leonardo hanno visto crescere profitti e dividendi e i militari, insediati recentemente ai vertici delle aziende, fanno pensare ai futuri guadagni che si stanno delineando.
I conflitti non si risolvono con le armi!
Siamo qui, oggi, per ricordare anche chi per il lavoro ha perso la vita. Che sia a causa del colpevole e criminale uso dell'amianto o per la pericolosità intrinseca alle lavorazioni.
A loro va il nostro pensiero.
In un ideale brindisi con tutti i lavoratori auguriamo a tutti…
Buon Primo Maggio!!!!