Polemiche e cachi su Dominutti

Domenica scorsa c'è stata l'annuale manifestazione a ricordo del nazionalista Piero Dominutti, brutalmente ucciso nel 1948 in circostanze oscure, che ha attratto la solita sparuta presenza di patriottardi perlopiù foresti.

"Saria quel che xe sta copà per una question de corni? Ma altri italici eroi non i riva trovar sti patrioti?" questo il primo commento a caldo sui social all'uscita del video del quotidiano locale che rendeva conto della manifestazione.

Al di là dei motivi della morte, la vita di Dominutti è stata una serie di infamità: fu un delatore, un servo dei padroni, uno sciovinista violento, un terrorista.

Si è deciso di farne un simbolo, mistificando la vita di Pietro Dominutti. Un simbolo di identità nazionale utilizzato da estremisti di destra.

Questo è quello che noi contestiamo e contesteremo sempre. Si può schifare la sua figura senza essere filo-titini: basta essere antifascisti.

Un caco sopra la stele a ricordo del morto ammazzato è il tributo più simbolico lasciato da ignoti dopo giorni di pretestuose polemiche.

Video del quotidiano locale che rendeva conto della manifestazione dove in sottofondo Anna Oxa canta sparata dalle nostre casse

“Ed io non vedo più la realtà – Non vedo più a che punto sta”…


Questa voce è stata pubblicata in antifa, comunicati e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.