Germinal del 1907

Abbiamo già postato l'edizione integrale di Germinal del 1921. Ora postiamo una rassegna stampa del giornale anarchico triestino Germinal del 1907.

Questo materiale deriva dalla ricerca storica di Luca Meneghesso.

È in fase di costituzione un gruppo di lavoro storico – tra ricerca e militanza – per approfondire i temi e la storia di "Germinal" dal 1907 all'infinito.

Buona lettura!

Qui il link da cui scaricare Germinal 1907

testata.germinal.1907

"A tutti!
Un nuovo giornale anarchico? Quando i nostri periodici più vecchi e conosciuti stentano una vita difficile? Questo osserveranno molti compagni e questo ci eravamo domandati anche noi!
Ma troppe ragioni militano in favore del nostro progetto perchè noi lo possiamo abbandonare.
Che cosa vogliamo noi?
Noi vogliamo che alla verità, malgrado sia donna ed abbia sortito da natura il senso del pudore, vengano tolti quei veli talvolta sozzi, che sono le vecchie pregiudiziose usanze che cotidianamente la coprono.
A noi non spaventa il pensiero che il cammino verso cui risoluti moviamo è irto di odii e di vendette, che si perpetrano a danno di tutti i buoni, in nome dell'ordine legalmente interpretato.
Nel nostro petto arde la brama di una conquista feconda di bene: il posto di ognuno alla mensa della vita in ogni manifestazione della stessa.
Quanti eroi ignoranti, dimentichi, soccombono nella lotta giornaliera per la conquista del pane! Esse cause son note.
La dominazione dell'uomo sull'uomo è andata attraverso i secoli trasformandosi e non è mai scomparsa.
Oggi la schiavitù si chiama salario e la fame è causata dalla proprietà privata, incitiva questa ad ogni delitto ad ogni bruttura sociale. Ma queste cause voglionsi ignorate dai più, e il loro impero rimane.
Basti a sè stesso ogni uomo. E possa bastare.
Possa svolgersi la sua azione libera da ogni superiore tutela e da qualsiasi vincolo e legame all'infuori di quello che gli viene dalla sua coscienza.
Ecco il nostor ideale!
Sia dunque il Germinal la scuola della demolizione, per conquistare tutta la nostra assoluta libertà, sia pure conquistata attraverso un periodo sanguinoso, pur che si esca dal presente marasmo in cui la fame dà la mano alla vergogna. L'esito di questa pubblicazione è affidato ai buoni compagni.
La difendino e dicano pure ch'essa ha una pretesa: essere foriera di non lontana redenzione morale, intellettuale ed economica.
E colla ferma convinzione di essere utili a questa preparazione, intraprendiamo il nostro lavoro, non per soddisfare personali ambizioni o seminare discordie, ma per propagare, in forma accessibile a tutti, le nostre idee, combattendo tutti i dogmi e tutti i pregiudizii, gli ambiziosi come i servili, ingaggiando la lotta contro tutte le tirannie, come contro tutte le viltà, contro tutti i pastori come contro il loro gregge.
La Redazione, 26 Aprile 1907"

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