Nel terzo appuntamento dell'Ottobre libertario, venerdì 16 ottobre 2020, il ricercatore e attivista Federico Venturini ha tenuto una serata in cui ci ha parlato di Kurdistan, confederalismo democratico e di Abdullah Öcalan.
Già a giugno Federico Venturini era venuto a parlare al Caffè Esperanto del pensiero di Murray Bookchin e dell'ecologia sociale, in questo incontro si introduce la natura geopolitica del Kurdistan e dei vari attori nel Medio Oriente, concentrandosi sulla situazione in Turchia e Siria. Inoltre si esplora il nuovo paradigma del movimento di liberazione curdo, il confederalismo democratico. Questo rigetta il concetto di stato-nazione e ne propone il superamento all'interno dei confini attuali. Il confederalismo democratico è basato su tre pilastri: democrazia partecipativa, ruolo cruciale della donna e nuova relazione con la natura. Abdullah Öcalan, leader del Partito dei Lavoratore del Kurdistan – PKK ed imprigionato nell'isola di İmralı dal 1999, è la figura che ha portato a questa innovazione ed è il leader riconosciuto da parte della popolazione curda, specialmente in Bakur (regione curda in Turchia) e in Rojava (regione curda in Siria). La sua liberazione è indispensabile per una pace duratura nel medio oriente. Infine l'incontro analizza il perchè dell'importanza di queste esperienze e della necessità di costruire culture di resistenza.
Federico Venturini: Nel 2016 ha conseguito un dottorato in Geografia sociale presso la University of Leeds (UK). A partire dal 2015 è stato coinvolto direttamente nella questione curda, facendo parte della Delegazione di Pace di İmralı e ha visitato più volte la Turchia e il Bakur. È stato invitato al Parlamento Europeo a Bruxelles, al Consiglio d’Europa a Strasburgo e alla Camera dei Comuni a Londra per favorire la ripresa dei colloqui di pace tra Turchia e movimento curdo. È fondatore e membro del direttivo del Transnational Institute of Social Ecology. Insieme a Thomas Jeffrey Miley ha curato il volume "La vostra libertà e la mia: Abdullah Öcalan e la questione curda nella Turchia di Erdogan" (Punto Rosso, 2020) e con con Emet Degirmenci e Inés Morales il volume "Social Ecology and the Right to the City: Towards Ecological and Democratic Cities".