Già da tempo circolava la voce della prossima creazione di un nuovo centro commerciale tra Pieris e Begliano (l'ennesimo della zona) ma è con una delibera votata all'unanimità dal consiglio comunale del comune di Pieris-San Canzian (Comunisti Italiani e Rifondazione comunista compresi oltre a PD e centro-destra) che è iniziato l'iter burocratico.
Immediata è stata la reazione della popolazione che si è mobilitata creando al di fuori delle istituzioni e dei partiti un comitato contro il centro commerciale con una raccolta di firme.Mentre anche su facebook è stato creato un gruppo dove alcuni adombrano il rischio di riciclaggio di denaro proveniente dalla malavita nell'opera (ipotesi tutt'altro che peregrina visto che la provincia di Gorizia è la terza in Italia per quanto riguarda il riciclaggio di denaro sporco) quello che è certo è che se il progetto passerà altri ettari di cemento prenderanno il posto della campagna bisiaca continuando ad imporre un modello di consumo massificante a spese del territorio, dei cittadini, dei lavoratori precari che vi verranno sfruttati ma anche dei piccoli commercianti e dei piccoli produttori locali che dall'opera non avranno nulla da guadagnare.
Intanto ci sarà un primo incontro al quale sono stati invitati solo i commercianti del comune venerdì 26 alle 20.30 presso il municipio. Il comitato invita però tutta la cittadinanza a parteciparvi anche senza invito per esercitare il diritto all'informazione e per opporsi ad una decisione calata dall'alto.
Venerdì 2 settembre alle 20.30 poi ci sarà un incontro pubblico con la presentazione del progetto presso la sala del consiglio comunale a Pieris
Venerdì 16 settembre alle 20.30 all'area dei Brechi a San Canzian serata informativa sul consumo di territorio e contro il progetto del nuovo centro commerciale organizzato dal Comitato Contro il Centro Commerciale San Canzian d'Isonzo
Per contatti con il comitato contro il centro commerciale:
comitatonocentrocommerciale@gmail.com
Un video realizzato sulle note di Celentano, presso la zona destinata alla Grande Distribuzione a San Canzian d'Isonzo tra le frazioni di Pieris e Begliano:
http://www.youtube.com/watch?v=YzPtsH1N-6g—
Aggiornamento del 1 settembre:
Da questa vicenda del centro commerciale stanno emergendo chiare risposte politiche anche su altre questioni. Ad esempio dopo le parole del sindaco Caruso su Il Piccolo del 26 agosto emerge chiaramente come il sindaco non sia contrario alla TAV e perfino voglia trarre profitto dalla vicinanza con l'aereoporto e con il polo intermodale (attualmente esistente solo sulla carta!!!) con la costruzione del centro commerciale.
Il sindaco poi dimostra un certo dispotismo. All'incontro con i commercianti (i quali hanno dimostato forte perplessità anche se non si sono ancora apertamente schierati contro il progetto) infatti ha iniziato il suo interveno dicendo pressapoco: "sono bene accette le proposte e le osservazioni, ma quello che è sicuro che la grande distribuzione si farà e basta" e denigrando e sminuendo i portavoce del comitato contro il centro commerciale prima di concedergli la parola.
Nel frattempo è nato su facebook un gruppo chiuso intitolato "Cittadini a favore del nuovo centro commerciale di pieris".
Al di là del fatto che è necessario sottolineare la differenza tra i comitati di cittadini in carne ed ossa ed i gruppi su facebook, non possiamo non notare come il gruppo contro il centro commerciale abbia quasi 200 iscritti mentre quello pro poco più di 20 (e se togliamo i contrari riusciti ad iscriversi per dare un'occhiata ai contenuti altrimenti crittati sarebbero anche meno). Il dato poi da sottolineare è che tra gli iscritti al gruppo favorevole al centro ci sia oltre al profilo del PD di San Canzian anche quello del sindaco di Monfalcone Silvia Altran a dimostrazione del fatto che il centro commerciale non nasca da un mancato coordinamento tra le varie amministrazioni comunali della zona o dalla mancanza della città mandamento, ma dipenda dal fatto che i sinistri al potere siano semplicemente a favore di questi progetti di sviluppo senza progresso.
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Aggiornamento 18 ottobre
Lo scorso fine settimana si è celebrato il processo farsa sul centro commerciale voluto dal sindaco di San Canzian ed organizzato all'oscuro anche di parte della sua maggioranza (a quanto riferisce RC).
Al di là delle domande capziose, è evidente la volontà del sindaco di legittimare un'opera inutile e dannosa al di fuori da ogni regola democratica. Il fatto che prima del sondaggio dicesse che avrebbe avuto valore (ma legalmente non ne ha nessuno) solo in caso di alta affluenza mentre dopo abbia salutato come un successo e un parere vincolante il voto del 10 % dei cittadini di cui peraltro oltre il 30 % espressamente contrari la dice lunga.
Questo il comunicato del Comitato Contro il Centro Commerciale San Canzian d'Isonzo
La mancata adesione dei cittadini del comune di San Canzian alla consultazione voluta dall’Amministrazione comunale, conferma il nostro giudizio negativo rispetto ad un sondaggio sbagliato nel metodo e nella forma.
E' stato un errore, infatti, proporre alla cittadinanza di scegliere la priorità tra servizi che sono egualmente indispensabili per la comunità: come si può scegliere, infatti, se sia più importante la mensa scolastica o l'assistenza agli anziani? Come si può scegliere tra il servizio scuolabus o la biblioteca? Sono tutti servizi indispensabili che l'ente locale deve garantire. Riteniamo ricattatorio anche il quesito riguardante l'aumento delle tasse per la tutela del territorio, in un sondaggio dove i cittadini avrebbero dovuto scegliere se cementificare 9 ettari di terreno o tutelare questa risorsa importante che viene sempre più a mancare.
Anche per questi motivi siamo soddisfatti che la maggioranza dei cittadini abbia capito l’inutilità di questa pseudo consultazione, sbandierata come una grande forma di democrazia dal Sindaco.
Abbiamo notato infatti una partecipazione quasi esclusiva degli addetti ai lavori: amministratori locali, militanti di partito.
Inoltre riteniamo importante, che quasi il 33% dei pochi partecipanti, abbia comunque espresso contrarietà al progetto del Sindaco, chi con una netta contrarietà, chi invece avendo un punto di vista "intermedio" tra l'ipotesi “zero cementificazione” e il progetto nella sua interezza.
Rimangono comunque le 400 e passa firme raccolte in queste settimane (che raggiungono quasi le 600 con quelle dei residenti mandamentali) dal nostro comitato contro il centro commerciale; peraltro capiamo la parte di questi firmatari che hanno voluto partecipare al sondaggio per dare un segnale diretto al Sindaco sulla loro contrarietà all'opera Anche per tale motivo non abbiamo voluto interferire con le operazioni di "sondaggio" in questo finesettimana, rispettando, se pure non condividendo, il lavoro altrui
Il nostro impegno comunque non si ferma certo qui, ripartiremo come sempre dalla gente, ascoltando le loro opinioni per valutare la possibilità di un referendum che sia vincolante magari da tenere proprio con le prossime elezioni, fatto che favorirebbe la partecipazione e quindi anche la veridicità del risultato. Continueremo la nostra opera d’informazione e contrapposizione al centro commerciale, anche a fronte del mancato confronto democratico che l'Amministrazione continua a negarci (referendum ed elezioni comunali), alla scomparsa del percorso partecipativo basato su l'Agenda 21, visto che le persone che si sono iscritte al percorso non sono mai state avvisate né consultate su alcunché, men che meno sull’organizzazione di quest’ultimo sondaggio, ed a maggior ragione dopo il fallimento di questa consultazione voluta dalla sindaco Caruso. Informeremo i cittadini con volantinaggi casa per casa, e continuando a chiedere il posticipo della variante a primavera 2012, non capendo ancora quale sia la fretta di questa amministrazione di voler lottizzare quel pezzo di terreno lì.
Pertanto ribadiamo nostre proposte alternative:
• Lo sviluppo del commercio con i “centri commerciali di via”, un progetto finanziato dalla Regione (alcune voci fino al 90%) per la riqualificazione degli esercizi già presenti nel centro dei paesi: valorizzare le attività già presenti, così vogliamo che il Comune recuperi più soldi e dia un servizio concreto anche ai cittadini più anziani;
• La riduzione sostanziale del progetto, che preveda comunque lo sviluppo del garden;
• La creazione del cuore verde, che questa amministrazione aveva promesso. Una zona protetta agricola-paesaggistica nell'area compresa tra le 3 frazioni principali, che porterebbe ad uno sviluppo ambientale e turistico sostenibile del nostro comune, e, in futuro, remunerativo.
Rassegna stampa:
Servizio del TG3 Regionale di mercoledì 24 agosto 2011 edizione delle 19.30: vai al minuto 15.40
Il Piccolo 24 agosto 2011
Messaggero Veneto 24 agosto 2011
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Servizio del TG3 Regionale di sabato 3 settembre 2011 edizione delle 14.00: vai al minuto 13.13da INFOACTION:
SAN CANZIAN/ Contro il centro commerciale
San Canzian Supermercato per la TAV?
SAN CANZIAN: la lotta contro il nuovo centro commerciale continua
SAN CANZIAN/ Ultimo appello del Comitato contro il mega-centro
Centri commerciali, dipendenti costretti a restituire la paga
SAN CANZIAN/ Megacentro, la variante dopo le elezioni
Germinal n° 116 inverno 2011-2012 pag. 9: Centro commerciale a San Canzian
Agoravox Friuli Venezia Giulia tra McDonald’s e Centri commerciali. Quale futuro?
Documenti:
- Piano regolatore sulla zona
- Attuazione del Piano Urbanistico / Commerciale
- Finanziamenti regionali per la creazione di centri commerciali naturali e di centri in via
- Risultati del sondaggio farsa
Moduli per obiezione alla variante del piano regolatore preparati dal comitato contro il centro commerciale:
Una diversa idea di distribuzione i GAS (Gruppi di Acquisto Solidale):
GO GAS Tartaruga di Staranzano
Un consiglio di lettura: Marc Augé NONLUOGHI Introduzione a una antropologia della surmodernità