Ogni anno la stessa rottura de cojoni dei fascisti

Ancora un saluto romano alla celebrazione per Dominutti a cui è già stato dedicato da questa giunta un piazzale mentre sono state rifiutate le richieste per antifascisti e libertari

Per Circolo Esperanto, però, l’operaio del cantiere navale non è stato un “patriota”, vittima di elementi filojugoslavi perché difensore dell’italianità, ma, come ribadito ieri da Luca Meneghesso, «una figura ambigua, che decideva di non far lavorare in cantiere i comunisti ed era responsabile della santabarbara del Partito d’Azione».
«Non c’è nulla per cui meriti di essere ricordato e questo evento non può essere preso sul serio – ha affermato Luca Meneghesso del Circolo Esperanto –, a meno di non decidere che con questa data inizia il Carnevale monfalconese».
La commemorazione di Dominutti, in ogni caso, ha «posto ancora una con evidenza il tema dell’uso degli spazi pubblici per il ricordo», secondo Meneghesso, che con il Circolo Libertario aveva chiesto al Comune di Monfalcone di dedicare un luogo alla memoria di chi ha rifiutato la guerra, non ottenendo una risposta positiva. Come non era stata accolta la richiesta, informale, avanzata nel 2021, di intitolare uno spazio ai giovani operai Giuseppe Nicolausig e Dioniso Rizzardini in occasione del centenario del loro assassinio da parte dei fascisti.

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