Dal 10 ottobre 2022 – sono passati 86 giorni – l'anarchico Alfredo Cospito è in sciopero della fame contro il regime detentivo 41bis: un mezzo di repressione e, soprattutto, un mezzo di tortura. Ha perso oltre trenta chili e la sua situazione fisica è ormai molto precaria.
Alfredo Cospito la notte del 3 giugno 2006, insieme ad Anna Beniamino, fece esplodere delle cariche rudimentali davanti alla Scuola allievi carabinieri di Fossano (CN), per dar luogo a due attentati dimostrativi che non avevano come fine quello di uccidere o ferire qualcuno, infatti vennero utilizzati esplosivi a basso potenziale in un luogo deserto.
Il reato imputato a Cospito è "delitto di strage politica" che non è stato utilizzato né per la Strage di Piazza Fontana, né per la Strage di Bologna.
Gli autori di quelle stragi erano estremisti di destra di Ordine Nuovo (sui mandanti e sulle trame eversive non è mai stata fatta piena luce). Le trame nere che avevano insanguinato quei tempi vedono oggi, gli esecutori delle stragi di allora, liberi a fine pena.
È evidente come la repressione contro il movimento anarchico stia stringendo le sue maglie con la reiterazione dell'ergastolo e del carcere ostativo della 41 bis ad Alfredo Cospito. Anche in regione e nella nostra provincia ci sono state delle perquisizioni intimidatorie da parte delle forze dell'ordine per azioni solidali alla lotta di Alfredo.
Esponiamo quindi davanti alla nostra sede in via Terenziana a Monfalcone uno striscione in solidarietà con Alfredo Cospito e contro il regime carcerario del 41 bis.
PS: Già nel dicembre scorso avevamo esposto uno striscione che però è stato trafugato. Non è il primo striscione che ci viene sottratto. Già tempo addietro i vigili urbani entrando nella proprietà privata condominiale ce ne avevano rubato uno…